Con la parola “ispirazione” bisogna stare attenti; ci vuole coraggio solo a pronunciarla. E a farlo ci si sente comunque un pò ridicoli. Ciononostante è innegabile che l’ispirazione esista, come esiste la pittura e come esistono gli attrezzi per dipingere.

(T. Pericoli)

È proprio lì, in quello spazio vuoto tra resistenza e abbandono, che può nascere la trasformazione. Un lavoro sull’emozioni, un’allenamento tra gli opposti a partire dai contrasti, tra azione e reazione, giochi di forze e disequilibri, tra armonie e dissonanze, e gestire l’imprevisto creativo immersi in una splendida cornice naturale e rilassante quale l’isola d’Ischia, immersa nel verde, tra mare, cielo e il fuoco della sua terra. Fuori dal nostro ritmo quotidiano. Naturalmente non è facile riuscire ad abbandonarsi, perdere le “consolazioni” a potata di mano… per una dimensione aperta e senza garanzie…

Abitare il mistero, uscire dall’insicurezza del non conosciuto, dalla perenne identificazione con le nostre opinioni col costante “mi piace/ non mi piace” richiede coraggio e “divina presenza”.